Progetto di cooperazione Tei.net, scambio di buone prassi tra imprenditori gallesi ed italiani
Un viaggio nella ricca tradizione enogastronomica locale, attraverso l’approfondimento delle tecniche per la produzione di formaggi e latticini e l’analisi delle strategie per la commercializzazione dei prodotti tipici.
E’ quanto hanno vissuto gli operatori economici del Galles giunti sul territorio di Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale Tei.net (Rete di Itinerari Enogastronomici Transnazionali per la Promozione del Modello Culturale Alimentare del Made In Italy Pugliese), nato con la Misura 421 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Puglia.
In particolare, i gallesi hanno visitato ed apprezzato, martedì 24, le aziende agricole Berloco e Picerno, specializzate nella realizzazione di prodotti lattiero-caseari.
Tra le differenze significative, rimarcate dai visitatori, spicca soprattutto l’uso del caglio animale, particolarmente utilizzato dalle aziende nostrane per la produzione della cagliata da cui nasce il formaggio.
In Galles, infatti, i produttori continuano a mescolare al latte componenti chimici ricchi di enzimi pregiati che contribuiscono alla nascita di un prodotto caseario di qualità.
Gli operatori stranieri sono stati attratti anche dal processo di lavorazione dei latticini, scamorza e mozzarella in particolare, che restano miti gastronomici ancora difficilmente da raggiungere all’estero.
Mercoledì 25, invece, altri produttori gallesi specializzati nella commercializzazione di prodotti tipici hanno visitato le aziende agricole Feudo dei Verità e Cappelli per capire i processi di lavorazione e le strategie di marketing delle aziende locali del settore, specializzate nella produzione di olio extravergine d’oliva, mandorle, conserve, erbe, liquori.
Oltre all’olio extravergine d’oliva, che ben conoscevano perché già importatori del prodotto principe della dieta mediterranea, gli ospiti gallesi hanno apprezzato il vino cotto di fichi ed hanno preso contatti con le realtà locali per poterlo introdurre Oltremanica.
Grande la soddisfazione degli imprenditori del territorio che hanno dato merito al Gal Fior d’Olivi di contribuire con queste iniziative allo scambio di know-how e alla creazione di una rete indispensabile per poter competere, a livello turistico, con altre realtà europee e mondiali.
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