Il Presidente Sicolo spegne le polemiche degli ultimi giorni
Il mormorio intorno al GAL FIOR D’OLIVI è l’occasione giusta per ribadire con forza il comportamento limpido della struttura verso tutti i possibili beneficiari dei finanziamenti previsti dal Piano di Sviluppo Locale 2007-2013.
Gli echi scaturitisi dalle allarmanti notizie messe in circolazione in questi giorni, infatti, pongono l’esigenza di sottolineare come il Gruppo di Azione Locale dei territori di Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi applichi al meglio le norme della trasparenza e della legalità.
Come ormai noto, le domande per l’accesso ai finanziamenti previsti dal primo bando della Misura 311, Azioni 1 e 4, sono state dichiarate irricevibili in fase di istruttoria perché tutte assolutamente incomplete. Sia ben chiaro, irricevibili, e non “bocciate”, come erroneamente scritto da qualcuno, perché è stata verificata solo la correttezza documentale e non ci si è occupati di valutare i progetti pervenuti nel merito.
Pertanto, solo con comportamenti da becero collateralismo, le richieste potevano essere corrette ed approvate in barba alle regole.
Ci condannate, quindi, perché abbiamo agito nella legalità? Nel pieno rispetto delle regole e delle procedure decise dalla Regione Puglia?
Per questa Misura sono stati organizzati ben sette incontri pubblici (4 a Terlizzi, 1 a Bitonto, 1 a Palombaio, 1 a Giovinazzo), oltre a numerosi briefing nella sede del GAL FIOR D’OLIVI con molti soggetti potenziali beneficiari. Certamente, quindi, abbiamo fornito tutto il supporto necessario agli interessati, che non hanno affatto lamentato una tale nostra mancanza.
Compito dello staff del GAL FIOR D’OLIVI non è assolutamente quello di assecondare gli errori e le mancanze, cause di irricevibilità, nelle fasi di istruttoria delle domande, bensì quello di erogare servizi di assistenza tecnica totalmente gratuiti che hanno l’obiettivo di accompagnare imprese e potenziali beneficiari in fase di presentazione delle domande.
Lo staff del GAL FIOR D’OLIVI, poi, è sempre a disposizione dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, presso la sede del Mercato dei Fiori di Terlizzi, via I.Balbo, strada provinciale Mariotto-Terlizzi.
Giova ricordare, inoltre, per una corretta informazione, che tutti i bandi sono predisposti dalla Regione Puglia, e che i GAL hanno il limitato compito di indicare il territorio di applicazione dove possono essere realizzati gli investimenti, le somme messe ad disposizione per la realizzazione e l’ammontare delle spese massime ammissibili.
Quindi, le cause di irricevibilità erano tutte decise dalla Regione Puglia, ed i tecnici dello staff non hanno assolutamente inventato nulla. Hanno svolto, in pratica, in modo imparziale e pulito il loro dovere.
Varie pronunce del Consiglio di Stato hanno sottolineato che “le prescrizioni contenute nel bando di gara costituiscono la lex specialis della gara e vincolano non solo i concorrenti, ma la stessa amministrazione (staff del GAL in questo caso, ndr) che non conserva, perciò, alcun margine di discrezionalità nella loro concreta attuazione”.
Questo comportamento cristallino che non va giù ad alcuni, assume valore dinanzi alla notizia che numerosi altri Gal hanno dichiarato irricevibili un gran numero di domande relative alle stesse azioni di misura.
I finanziamenti, poi, state tranquilli, non sono affatto persi.
Anzi sono più salvi di quanto non lo fossero in precedenza.
Infatti, se si fosse favorito qualcuno con la “solita” formula dell’accomodamento avremmo portato vantaggi a pochi privilegiati a danno di altri, e questo sì che sarebbe stato un grande pericolo per il GAL FIOR D’OLIVI, perché ci avrebbe esposto a dannosi ricorsi.
Il bando della Misura 311, Azioni 1 e 4, è stato riaperto dal 1 agosto per 60 giorni consecutivi, fino al 28 settembre.
Ciò vuol dire che nuovi possibili imprenditori avranno il tempo per concorrere, mentre le richieste considerate irricevibili potranno essere ripresentate.
Infine, per dovere di cronaca e per essere sempre servitori della verità, ci corre l’obbligo di rettificare alcune questioni relative alla spesa.
Fino ad ora il GAL ha speso poco più di 100 mila euro, su 331mila euro totali da spendere entro il 2015 (e non 400mila).
I membri del CDA ricevono solo un gettone di 30 euro per seduta, mentre i fondi restanti sono per i costi di funzionamento e di gestione del GAL e per lo staff, composto da sette persone e non otto, senza il quale non avremmo potuto avviare le fasi di attuazione dei bandi rivolti alle imprese.
Gli altri fondi a disposizione, poi, sono 8.5 milioni di euro per finanziare gli investimenti attraverso i bandi destinati ad imprese private ed a enti pubblici, e circa 500 mila euro per i progetti di cooperazione transnazionali ed interterritoriali.
Tutto questo è scritto nel Progetto di Sviluppo Locale del GAL FIOR D’OLIVI, pubblicato da oltre un anno sui diversi siti web dei Comuni e del GAL stesso.
Capiamo che il Piano di Sviluppo Locale è lungo da leggere, comprenderlo non è la cosa più bella al mondo, soprattutto con la calura estiva, ma questi numeri sono riportati anche nelle slide esemplificative.
Quindi, prima di sparare numeri come una qualsiasi lotteria nazionale, bastava semplicemente informarsi, navigando sui siti dei Comuni di Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi o consultando il sito del Gruppo di Azione Locale, www.galnuovofiordolivi.it/oldsite.
Quanto riportato in questo comunicato, quindi, speriamo sia utile a chiarire ai cittadini la limpidezza dei nostri comportamenti e a mettere fine alle illazioni e al discredito, che se dovessero perpetuarsi dovranno essere portati all’attenzione della magistratura competente per la tutela della società GAL FIOR D’OLIVI, rappresentata da tre Comuni e da tanti soci privati, portatori di interessi diffusi e collettivi.
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