Good Evolution, il “buono” del territorio in vetrina (13-15 giugno Bitonto)

 

 

 

 

La bontà dei frutti della terra e dei metodi produttivi ed un territorio capace di accogliere e conquistare grazie alle sue ricchezze storico-artistiche uniti in una sinestesia di musica, arte, spettacoli, saperi e sapori.

Tutto questo sarà Good Evolution, l’evento organizzato dal GAL Fior d’Olivi da venerdì 13 a domenica 15 giugno a Bitonto, tappa conclusiva del percorso iniziato lo scorso anno con Tourism Evolution a Giovinazzo e proseguito, a dicembre 2013, con Rural Evolution a Terlizzi.

Si parte venerdì 13 giugno, alle ore 18, nella splendida cornice del Teatro Traetta, con il convegno “Fare rete, diventare sistema: una opportunità di crescita per il territorio”, confronto tra le buone prassi nazionali consolidate ed i buoni propositi locali progettati in questi anni dal Gal Fior d’Olivi.

Di rilievo il parterre di ospiti: Onofrio Introna, Presidente del Consiglio regionale della Puglia, Michele Abbaticchio, Sindaco di Bitonto, Nicola Mercurio, Presidente del CdA del Gal Fior d’Olivi, Pasqualino Codognotto, Sindaco di San Michele al Tagliamento – Bibione, e Fausto Faggioli, tra i massimi esperti di turismo rurale a livello nazionale ed internazionale. Previsto anche il saluto introduttivo del Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.

 

PRODOTTI TIPICI LOCALI

Il salotto buono della città di Bitonto, Piazza Cavour, ogni giorno, dalle 17 alle 23.30, ospiterà degustazioni di prodotti tipici locali ed una mostra mercato che vedranno protagonisti una ventina di produttori e la rete di “Corto circuito dei contadini”, il progetto di cooperazione interterritoriale che unisce numerosi Gruppi di Azione Locale pugliesi ed altri partner nazionali. Sarà presente, con le ciliegie di Bisceglie, anche il Gal Ponte Lama.

 

VISITE GUIDATE E DEGUSTAZIONI

Dal venerdì al sabato, alle 19 ed alle 21, Good Evolution diventa tour nel centro storico di Bitonto con dame e figuranti del ‘700 ad accogliere i visitatori tra Cattedrale e vicoli della città vecchia.

Venerdì e sabato, dalle 19 alle 23, corsi di degustazioni di vino e birra alle Officine Culturali (Largo Gramsci 7).

Domenica, invece, alle 10, alle 12, alle 19, ed alle 21, le visite artistiche si arricchiscono con il tour del gusto con degustazioni di prodotti tipici in vari punti dislocati in città.

Sempre domenica mattina, alle 9.30, da Piazza Cavour, partiranno una biciclettata alla scoperta delle chiese rupestri dell’agro bitontino ed una visita guidata in pullmino nelle aziende agricole finanziate (Cuonzo e Donna Francesca a Palombaio e Mariotto) e le masserie didattiche (Berloco a Mariotto) finanziate dal Gal Fior d’Olivi.

Info e prenotazioni a: goodevolution2014@gmail.com / 0803743487.

 

SUGGESTIONI D’ARTE (ANCHE PER I PIÙ PICCOLI)

Porta Baresana e Torrione Angioino, ogni giorno, dalle 21.30 alle 23, cambieranno sembianze con il videomapping architetturale, a cura della Diceart di Nicola Di Meo: ogni 30 minuti un nuovo abito idealmente tratteggiato sui simboli artistici ed architettonici della città vestirà di magia le serate bitontine.

Da non perdere, soprattutto per i bambini, le mostre didattiche sulla sana e corretta alimentazione e sui prodotti a Km 0 e “Coloribo – colori da mangiare e cibo multisensoriale”, in programma venerdì alle 19 al Sedile di Sant’Anna in via Rogadeo.

Particolarmente interessante la collettiva di fotografia “Good Evolution art” nel Torrione Angioino a cura di Francesco Catalano, Giulio Spagone, Giulia Laddago e Alessandro Fusco.

 

MUSICA E SPETTACOLI DAL VIVO

Good Evolution fa rima anche con musica e spettacoli.

Quattro i momenti chiave sul palco di piazza Cavour: venerdì alle 21.30 l’esibizione, organizzata in collaborazione con il Bitonto Blues Festival, delle “Desperate Blues Girls”, la prima band blues tutta al femminile.

Sabato, invece, lo spettacolo sarà doppio: alle 21.30 il concerto dei Rekkiabilly Swing & Rock’nroll e a mezzanotte tutti davanti al maxischermo, avvolti nel tricolore, per assistere ad Italia–Inghilterra, l’esordio degli azzurri di Cesare Prandelli ai Mondiali Brasile 2014.

Domenica, infine, la chiusura d’autore, alle 21.30, con il recital “Olio Divino”, scritto e diretto da Cosimo Damiano Damato. In scena l’attore Alessandro Haber, Mimmo Epifani (mandola) e Sasà Flauto (chitarra).

«Good Evolution sarà la bacheca del Gal Fior d’Olivi e del suo operato in termini di ”buoni” risultati raggiunti: il radicamento sul territorio, la nascita di numerose strutture ricettive, di agriturismi e masserie didattiche, la creazione di una rete di sostegno e ascolto delle realtà locali vocate alla ruralità, il rafforzamento di legami e interazioni con gli operatori del settore», ha sottolineato soddisfatto il Presidente del GAL Fior d’Olivi, Nicola Mercurio.

Per maggiori informazioni e per scaricare il programma completo è possibile consultare la pagina facebook dell’evento GOOD EVOLUTION ed il sito www.galnuovofiordolivi.it/oldsite.

PSR Regione Puglia 2007-2013. Assi 3 e 4. Modifica del termine stabilito per l’ultimazione degli interventi ammessi ai benefici relativamente alla Misura 311 (azioni 1-2-3-4)

Si informano tecnici e beneficiari che l’Autorità di Gestione del PSR Puglia 2007-2013 con la Determina n. 166 del 23-04-2013 ( Determinina n_166 (941 download) ) ha concesso la facoltà ai GAL Pugliesi di concedere un ulteriore differimento, solo per i beneficiari della Misura 311 Azioni 1-2-3-4, della data ultimazione lavori, eccedente i 30 mesi già concessi, sino al 31 agosto 2014,  previa circostanziata valutazione della concreta possibilità che le opere possano essere concluse entro il termine stabilito.

La richiesta di proroga deve essere presentata dall’impresa beneficiaria al GAL FIOR D’OLIVI a mezzo A/R o a mano, e non dovrà superare la data del 31 agosto 2014.

Nel caso sia stata erogata una anticipazione del contributo, costituisce condizione essenziale per la positiva valutazione della richiesta di proroga la presentazione a corredo della domanda di proroga (Modello richiesta proroga) di:

  • una dettagliata relazione tecnica nella quale sono evidenziate le cause che hanno determinato un ritardo nell’attuazione del programma di investimento rispetto ai programmi formulati in sede di presentazione della domanda di aiuto.

Il GAL FIOR D’OLIVI provvede  con proprio atto,  a  comunicare,  tramite  notifica  alla ditta richiedente, l’ammissibilità alla proroga della data di ultimazione dei  lavori. La ditta beneficiaria, entro 15 giorni dalla  suddetta notifica, dovrà produrre e presentare:

  • un ulteriore stato di avanzamento lavori (SAL), a meno che il GAL non abbia verificato l’effettiva impossibilità documentata da parte del beneficiario a produrre ulteriore SAL per difficoltà ad acquisire da parte del beneficiario delle autorizzazioni e certificazioni previste dal bando, come ad esempio il certificato E.R.O.A.;
  • l’appendice di garanzia di proroga della data di ultimazione lavori, alla polizza fideiussoria originariamente prodotta e presentata, redatta secondo l’allegato 2 della circolare AGEA n. 31 del 27-07-2012 (Circolare AGEA n. 31).

AVVISO – “ACMEI – Active Methods for European Integration”, appuntamento a Bitonto

 Finalità del progetto è quella di ricercare strumenti formativi, efficaci per l’inclusione sociale dei migranti e individuare strumenti disponibili, documenti e materiali da utilizzare la condivisione delle migliori pratiche europee.

Si intende dunque creare un network di organizzazioni che elaborino programmi di formazione linguistica e culturale, in collaborazione con le istituzioni e gli altri enti locali, e identificare strumenti di valutazione per confrontare i diversi metodi utilizzati, per creare uno studio analitico e un confronto tra diverse pratiche.

I partecipanti sono gli operatori che si occupano di formazione ed integrazione linguistica, culturale e civica dei migranti.

Obiettivo del progetto è quello di generare uno scambio di esperienze e buone pratiche tra I paesi coinvolti. Il progetto potrà essere un’esperienza costruttiva per i partecipanti e un importante strumento di apprendimento per loro.

Durante il progetto ciascun partecipante sarà invitato a preparare un report e discutere sulle esperienze ed opportunità rilevanti circa I metodi per l’integrazione linguistica e cultural dei migranti nel proprio paese.

Obiettivo generale è creare un programma dinamico e flessibile di formazione generale integrata dei migranti, per favorire il loro coinvolgimento sociale, e le skills personali e relazionali.

Obiettivi specifici del progetto saranno di rilevare:

  • il quality frame work di paese coinvolto
  • i programmi educativi
  • le metodologie
  • l’accesso e le possibilità di crescita e sviluppo
  • le strategie di contrasto delle barriere alla formazione
  • le strategie per promuovere l’occupabilità
  • le politiche di parità
  • l’approccio alla parità e all’inclusione.

 Le fasi del progetto saranno:

  1. Ricerca: Ogni partner preparerà una relazione su: politiche di inclusione nazionali e locali, programmi di istruzione e formazione degli immigrati, dei metodi didattici (aspetti sulla lingua, cultura ed educazione civica) e iniziative volte a promuovere l’uguaglianza e l’inclusione sociale.
  2. Risultati: Ogni partner discuterà sui problemi della fase 1 e si valuterà l’efficacia di programmi, politiche e metodi educativi in relazione ai risultati di inclusione degli immigrati.
  3. Soluzioni: Tutti i partner selezioneranno le best practices e gli strumenti e metodi innovative per promuovere l’inclusione degli immigrati.
  4. Disseminazione:
  • Realizzazione di un sito web contenente:
    • best practice selezionate circa equità, inclusione sociale e culturale
    • metodi e programmi di acquisizione della lingua del paese ospitante
    • elenco degli enti di formazione ed istituzioni in ogni paese partecipante al progetto.
  • Realizzazione di un kit di strumenti di e-learning tools per insegnanti, formatori e altri operatori nell’educazione dei migranti.
  • Realizzazione di un meeting finale con la partecipazione di autorità pubbliche e operatori locali per diffondere i risultati di progetto.

Clicca qui per scaricare il programma completo delle due giornate che inizieranno domani, martedì 30 ottobre Programma (452 download)

 

 

Itinerari enogastronomici transnazionali per la promozione del modello culturale alimentare del Made in Italy Pugliese

Il progetto Itinerari enogastronomici transnazionali per la promozione del modello culturale alimentare del Made in Italy pugliese si pone in evidente rapporto di continuità, complementarietà ed integrazione con i progetti “Pugliesi nel Mondo” e “Corto Circuito dei Contadini” con particolare riferimento all’obiettivo di creare una rete di partenariato permanente tra i mercati contadini dei territori coinvolti, ciascuno con i suoi prodotti enogastronomici tipici e biologici locali.

Per poter meglio comprendere il valore strategico della presente progettualità appare opportuno mettere in evidenza alcuni dati statistici di notevole inerenza e rilevanza sia a livello di progetto generale che a livello locale.

Il turismo enogastronomico è al secondo posto come motivazione di viaggio verso l’Italia, al primo posto come elemento di soddisfazione per i turisti stranieri. Si stima infatti che l’andar per cantine valga 3,5 milioni di visitatori (1 milione nel solo giorno della manifestazione Cantine Aperte).

Oggi il turismo del vino ha un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro, una proiezione di crescita dell’8% in termini di presenze e del 10% in termini di fatturato. Il vino è la terza attrattiva per i turisti stranieri diretti in Italia e coinvolge soprattutto un target medio alto sensibile soprattutto alle buone bottiglie, al paesaggio, alla gastronomia tipica e all’arte. Il progetto intende sviluppare il movimento turistico legato ai prodotti tipici ed in particolare la strategia vuol rispondere alle aspettative di ogni visitatore, offrendo itinerari, informazioni, emozioni diretti alla scoperta del territorio rurale e delle produzioni di qualità.

In Puglia è grande l’interesse per questo settore, infatti si registrano varie attività legate allo sviluppo del turismo enogastronomico: dall’organizzazione di sagre ed eventi tematici, percorsi, degustazioni presso attività di ristorazione e aziende agricole, spettacoli musicali, momenti ricreativi e iniziative culturali ecc.
Le tipicità pugliesi, sempre più apprezzate a livello nazionale ed internazionale, diventano protagoniste e motivo di attrazione per turisti, buyers e opinion leaders; tale da dimostrare come i prodotti tipici siano elemento di attrazione turistica, culturale ed economica.

L’area di riferimento del GAL Fior d’Olivi si caratterizza per una serie di prodotti tipici che vantano una produzione ormai consolidata: Olio extra vergine di oliva, prodotti da forno, pane e pasta. Esistono altresì piccoli produttori locali di altri prodotti enogastronomici in primis il vino che pur non rappresentando una tipicità locale può essere considerata comunque come una produzione locale. Accanto a queste specificità enogastronomiche nei territori di Bitonto, Terlizzi e Giovinazzo, si collocano altre importanti produzioni del territorio non solo agroalimentari ma anche artigianali nonché bellezze  storico-culturali e paesaggistiche.

L’obiettivo generale del progetto è quello di promuovere rete di itinerari enogastronomici ed i prodotti ad essi collegati), riconoscendone il fondamentale ruolo della tradizione agricola, alimentare e culturale: divulgare la cultura enogastronomica in tutte le aree coinvolte nel progetto, promuovere il territorio ed il paesaggio produttivo nel suo insieme (eccellenze produttive, storico, culturali, ambientali, ecc), diffondere la storia dell’eccellenze produttive, garantire il consumatore attraverso la valorizzazione delle denominazioni di origine, organizzare eventi attraverso l’attuazione di strategie comuni di comunicazione, marketing.
Attraverso le azioni di sistema previste dal progetto, ci si pone l’obiettivo prioritario di promuovere flussi di incoming relativi al Turismo Rurale nei territori partner in maniera congiunta, al fine di ricercare una massa critica di offerta sufficiente, rappresentata dal sistema della “Puglia rurale”, che consenta loro di adottare una strategia di marketing comune tesa a conferire ad esso tipicità e riconoscibilità nel mercato globale, a cominciare e facendo leva sulle comunità di pugliesi all’estero.
Sul piano operativo l’obiettivo prioritario è la valorizzazione dei territori e delle loro tipicità attraverso l’individuazione di percorsi turistici integrati. Questo sarà realizzato attraverso uno studio orientato al riconoscimento sul territorio di quegli elementi che possano concorrere a strutturare l’area interessata come sistema identificabile attraverso una offerta turistica integrata ed allargata, riconoscibile nella sua omogeneità metodologica di impostazione, in grado per ciò stesso di dare nuova linfa ai flussi turistici anche grazie al richiamo di una straordinaria varietà e quantità di ricchezze e di specificità. Si trova così coerenza nell’obiettivo primario di un sistema turistico unitario in grado di proporsi ed affrontare la competizione a livello internazionale con un’offerta di territori, culture e servizi forte ed articolata. Un offerta in grado di esaltare, in una logica di sistema, le differenze, le tradizioni ed i diversi contesti storico- ambientali, ma in grado anche di promuovere una rete di servizi  organizzati secondo criteri e standard qualitativi condivisi attraverso la creazione della “Casa del Gusto”.
In particolare, la finalità è quella di contribuire alla identificazione di linee guida dello sviluppo di segmenti innovativi del mercato turistico sia alla acquisizione di elementi utili alla promozione dei territori e delle loro specificità attraverso il dialogo tra soggetti operatori pubblici e  privati impegnati nel settore turistico, capaci di riconoscere e collaborare per la valorizzazione delle risorse esistenti e per la promozione di un nuovo approccio al mercato turistico. In buona sostanza, si intende analizzare la potenzialità del turismo rurale integrato, inteso quale strumento per la valorizzazione e l’apertura di nuovi segmenti del mercato turistico.

“Itinerari enogastronomici transnazionali per la promozione del modello culturale alimentare del Made in Italy pugliese” è un progetto transnazionale che vede la partecipazione, oltre che del GAL Fior d’Olivi, anche del GAL LUOGHI DEL MITO (capofila), GAL COLLINE JONICHE, GAL MURGIA PIU’, GAL TERRA DEI MESSAPI, GAL ALTO SALENTO, GAL TERRE DEL PRIMITIVO, GAL TERRA D’OTRANTO, GAL VALLE DELLA CUPA, GAL VALLE D’ITRIA, GAL SVEZIA, GAL GRAN BRETAGNA.

Distretto agroalimentare delle Terre Federiciane: filiera dei prodotti di Puglia e Basilicata

Obiettivo generale del progetto è quello di creare un modello replicabile nei diversi contesti regionali; creare cioè, un circuito per la promozione e valorizzazione dei prodotti agricoli ed agro-alimentari che consenta di razionalizzare le filiere dei prodotti di Puglia e Basilicata. Il progetto risulta coerente ed  integrato, nella struttura del GAL Fior d’Olivi, con il tema unificante principale della “Valorizzazione delle risorse produttive e locali e realizzazione dei relativi circuiti”.
In particolare, il progetto si integra a supporto ed integrazione della linea strategica “Sostegno alla diversificazione in attività non agricole”. Vista l’attenzione alla filiera ed alla volontà di creare dei distretti agroalimentari, il progetto si pone in perfetta coerenze e continuità anche con il progetto “Corto Circuito dei Contadini”, condividendone su scala ampia i principi e gli obiettivi portanti.

La proposta progettuale nasce dalla crescente istanza percepita sul territorio di consolidare il mercato agricolo ed agroalimentare anche attraverso la  creazione di circuito atti a promuovere e valorizzare i territori ed i suoi prodotti agricoli ed agro-alimentari. Il fine ultimo sarà quello di consentire la razionalizzazione delle filiere dei prodotti di Puglia e Basilicata avviando sin d’ora dei significativi scambi di buone prassi, di modelli, di idee e di prodotti con l’area balcanica, coniugando il modello di organizzazione territoriale e produttiva di Puglia e Basilicata con il modello balcanico. Il presente progetto di cooperazione rappresenta una opportunità per perseguire i seguenti scopi:

  • trasferire ai territori GAL un insieme di conoscenze e competenze finalizzate a creare dei modelli per i sistemi  distrettuali da seguire e replicare (mettendo a punto un modello di distretto sia a livello inter-distrettuale sia inter-territoriale)
  • armonizzare e disciplinare le forme locali di governo del distretto;
  • adattare il modello studiato localmente ai territori interessati (area Balcanica) attraverso la realizzazione di studi di fattibilità per ognuna delle aree GAL pugliesi.
  • restituire e trasferire, attraverso una successiva attività di networking, i risultati ottenuti dagli  studi al territorio (tavolo unico di concertazione);
  • mettere in rete operatori locali nell’ottica di concentrare l’offerta localizzativa e realizzare  economie di clustering per il rilancio della competitività a livello inter-distrettuale, inter-territoriale e transnazionale;
  • indirizzare le strategie e le azioni di promozione del distretto a livello inter-distrettuale e inter-territoriale.

Attraverso la cooperazione fra i distretti agroalimentari di qualità e i distretti rurali, si favorisce un sistema organico e integrato di relazioni intra-territoriali, inter-territoriali e transnazionali all’interno del quale, i distretti “più forti” non vivranno di relazioni isolate e deboli sul fronte economico globale/locale bensì saranno parte di una rete più ampia di connessioni dinamiche e produttive.
Al contempo, i distretti, in fase di partenza, potranno, attraverso la cooperazione, acquisire competenze e conoscenze relative a pratiche adottate o in corso di adozione, soluzioni innovative e in generale modelli di gestione già sperimentati.

Obiettivo generale del presente progetto è quello di creare un modello di distretto agroalimentare di qualità dei prodotti di Puglia e Basilicata, in virtù dei modelli messi in atto proprio nelle regioni di Basilicata e Puglia attraverso le esperienze dei Distretti e dei GAL. La qualità di queste esperienze è interconnessa alla loro replicabilità nei diversi contesti regionali ed internazionali con particolare riferimento all’area Balcanica. In quest’ottica il progetto mira ad una internazionalizzazione dei prodotti e dei processi per amplificare ed espandere gli attuali canali distributivi.

“Il distretto agroalimentare delle terre federiciane: filiera dei prodotti di Puglia e Basilicata” è un progetto transnazionale che vede la partecipazione, oltre che del GAL Fior d’Olivi, anche dei seguenti GAL: GAL PONTE LAMA (capofila), GAL PIANA DEL TAVOLIERE, GAL LE CITTÀ DI CASTEL DEL MONTE, GAL DAUNIA RURALE, GAL MURGIA PIÙ, GAL CONCA BARESE, Gal “La cittadella del sapere” (Basilicata), del Gal “Consorzio per lo Sviluppo dell’Economia Locale (COSVEL) srl” (Basilicata), Gal “Bradanica Soc. Cons. a r.l.”, “Sistema Produttivo Locale del Pollino – Lagonegrese”, “Sistema Produttivo Locale del Pollino – Lagonegrese (Basilicata), Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino (Basilicata), Distretto Rurale della Collina e Montagna Materana, Distretto Agroalimentare di Qualità Terre Federiciane, C.C.I.A.A. di Foggia, Dipartimento di Scienze Economiche, Matematiche, Statistiche – Università degli Studi di Foggia, Italian Chamber of Commerce in Bulgaria, Mestna Iniciativna Grupa Panagyurishte, Strelcha, Lesichovo (BULGARIA), Mestna Iniciativna Grupa Mig Terra Bessika Batak I Rakitovo (BULGARIA), Mestna Iniciativna Grupa Mig SOZOPOL (BULGARIA), Mestna Iniciativna Grupa Mig Elena e Zlataritsa (BULGARIA), Mestna Iniciativna Grupa Mig Razmetanica – Bobov dol (BULGARIA), Mestna Iniciativna Grupa Mig Obshtina Momchilgrad (BULGARIA), Mig Oriente-Danubia Elia –  Slivo pole, Tutrakan (BULGARIA), Sestante Ltd. (BULGARIA), GAL ROMANIA.

Italiani nel mondo – Pugliesi nel mondo

Il Progetto di Cooperazione “Italiani nel mondo – Pugliesi nel Mondo” è fondamentale ai fini dello sviluppo delle politiche di incoming e di offerta turistica in un’ottica di Sistema Turistico Territoriale nell’Area ricoperta dai comuni di Bitonto, Terlizzi e Giovinazzo.

Le finalità del progetto si fondano sulla volontà di integrare e valorizzare la rete di relazioni tra le pubbliche amministrazioni, gli attori socio-economici locali e le comunità degli Italiani all’estero.
Fine comune sarà supportare l’internazionalizzazione dell’economia pugliese per creare una comunità di interessi, attraverso la quale mettere in rete le competenze dei diversi attori locali dello sviluppo e valorizzare i rapporti maturati dalle comunità di Pugliesi e Italiani all’estero, utilizzando uno strumento che faciliti lo scambio di esperienze e conoscenze.

La creazione di un sistema efficiente e stabile di relazioni consentirà di rilevare ed analizzare le caratteristiche della domanda e dell’offerta nei vari settori, individuando quelli maggiormente interessanti per un incremento delle esportazioni e rafforzando, nel contempo, i contatti e le relazioni dei pugliesi all’estero con la loro terra d’origine.

Infatti tra gli obiettivi di Progetto si evidenziano in primis la necessità di recuperare l’identità storico-culturale dei luoghi, in secondo luogo rafforzare l’integrazione delle comunità degli emigranti dal punto di vista sociale e culturale con le popolazioni delle loro zone d’origine, ed infine valorizzare le produzioni tipiche pugliesi attraverso la promozione del marchio “Prodotti di Puglia”.

Questi obiettivi sono finalizzati a creare quell’humus culturale necessario a sviluppare l’offerta turistica rurale dell’Area GAL nell’ottica di un vero e proprio Sistema Turistico Territoriale, e di conseguenza accrescere e de-stagionalizzare i flussi turistici  promuovendo il prodotto “territorio” (eccellenze turistiche, dell’artigianato tipico ed eno-gastronomiche, beni culturali del territorio).

Obiettivi del Progetto, dunque sono:

  • promuovere accordi commerciali fra imprese del territorio ed imprese dei paesi target;
  • rafforzare la coesione sociale e culturale tra le  popolazioni emigrate e le loro zone d’origine, nonché favorire e supportare la integrazione delle comunità degli emigranti (prima e seconda generazione) e accompagnare l’integrazione europea con l’esaltazione delle singole identità regionali;
  • favorire l’avanzamento economico, culturale  e professionale delle popolazioni emigrate e di quelle residenti nei territori rurali d’origine;
  • promuovere il prodotto, l’offerta, la cultura rurale dei territori Leader fra gli emigranti e, tramite questi, nei paesi d’emigrazione;
  • aumentare la visibilità del Sistema Puglia, promuovendo la conoscenza della moderna realtà economica presso le comunità pugliesi all’estero;
  • attivare contatti con tour operator che operano all’estero per individuare possibili collaborazioni, al fine di incrementare i flussi turistici nella Puglia;
  • promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle rispettive aree di migrazione e dei loro  prodotti materiali ed immateriali, ponendo al centro delle azioni di promozione le stesse popolazioni migrate, favorendone e supportandone l’azione e i servizi quali  veri e propri promoter e ambasciatori;
  • diffondere la cultura italiana in genere e regionale in particolare, promuoverne l’immagine culturale e turistica, promuoverne i prodotti, tramite eventi di grande importanza come: SETTIMANA DEGLI  ITALIANI  – PUGLIESI;
  • favorire l’avanzamento economico, culturale  e professionale delle popolazioni emigrate e delle imprese trasferite nei paesi d’accoglienza lavorando per integrarne le attività e le offerte con l’imprenditoria italiana;
  • promuovere l’attivazione di affari e di intese e joint venture tra PMI,  per la produzione associata o in filiera o per la commercializzazione;
  • promuovere l’incontro, il confronto, il dialogo e l’integrazione fra emigranti e popolazioni d’origine da un lato e nuovi immigrati extraeuropei nelle stesse aree;
  • promuovere l’offerta e l’incoming turistico delle aree rurali pugliesi, promuovere il marchio “Prodotti di Puglia”.

Infine si può sicuramente affermare che il turismo rurale, con il suo carattere di attività trasversale, se condotto secondo criteri di conservazione delle risorse naturali e culturali, può prestarsi a svolgere il ruolo di motore dello sviluppo economico sostenibile del territorio rurale, aprendo nuovi spazi di mercato alle produzioni agricole tipiche e tradizionali, facendo conoscere le produzioni dell’artigianato locale e svolgendo, più in generale, una funzione di marketing territoriale.

Inoltre al fine di incrementare ulteriormente i flussi turistici verso la Puglia, particolare importanza riveste  il  cosiddetto  “turismo  delle  radici”  o  “di  ritorno”,  il viaggio,  cioè,  in  Puglia di quanti hanno dovuto abbandonare nel passato la regione di appartenenza per ricercare migliori condizioni di vita all’estero. E’ ben noto che il fenomeno dell’emigrazione ha dato origine  a numerosissime comunità di pugliesi all’estero, che in molti casi sono arrivati a rivestire ruoli di grande importanza nelle vita economico-politica dei nuovi Paesi di adozione.

Il progetto “Italiani nel mondo – Pugliesi nel mondo” è di natura interterritoriale e vede la partecipazione, oltre che del GAL Fior d’Olivi, anche di GAL MERIDAUNIA (capofila), GAL VALLE D’ITRIA, GAL VALLE DELLA CUPA
GAL TERRA D’OTRANTO, GAL TERRE DI MURGIA, GAL SANTA MARIA DI LEUCA, GAL SERRE SALENTINE, GAL SUD EST BARESE, GAL TERRE D’ARNEO, GAL TERRE DEI MESSAPI, GAL TERRE DEL PRIMITIVO, GAL PONTE LAMA, GAL PIANA DEL TAVOLIERE, GAL MURGIA PIÙ, GAL LUOGHI DEL MITO, GAL GARGANO, GAL ISOLA SALENTO, GAL LE CITTA’ DI CASTEL DEL MONTE, GAL DAUNOFANTINO, GAL DAUNIA RURALE, GAL CONCA BARESE, GAL COLLINE IONICHE.

Corto circuito dei contadini

La filiera corta, nel progetto “Corto Circuito dei Contadini”, è un elemento che intende promuovere e sostenere quell’insieme di attività che prevedono un rapporto più diretto tra produttori agricoli ed utilizzatori finali dei prodotti (commercianti, ristoratori, albergatori e consumatori) e far sì che il valore aggiunto creato, non solo economico, sia equamente diviso fra tutti i soggetti interessati. L’idea nasce dalla constatazione che a causa dell’eccesivo divario tra il prezzo al produttore e il prezzo al consumatore, il processo di riduzione delle intermediazioni esistenti nella filiera si sta sviluppando tra i singoli produttori in maniera spontanea, senza rispettare, però, gli adempimenti normativi e amministrativi e senza la necessaria regolamentazione ed organizzazione.
La strategia del progetto Corto Circuito dei Contadini punta sostanzialmente sulla tipicità, unicità e irripetibilità delle risorse naturali ed enogastronomiche del territorio, sulla commercializzazione mediante la creazione di una rete di filiera corta dei contadini e la promozione, valorizzazione dei territori attraverso le produzioni tipiche e il coinvolgimento diretto dell’impresa agricola.
La  progettualità  di  “Corto Circuito dei Contadini” si  attiva  quindi  con  caratteristiche  di  animazione  e sperimentazione  e  –  attraverso  il  sostegno  e  lo  stimolo  verso l’Ente  pubblico  –  propone alle aziende e ai partner del territorio i seguenti obiettivi:

  • favorire la conoscenza delle produzioni locali di qualità;
  • creare opportunità per le piccole produzioni e per i piccoli produttori;
  • contribuire allo sviluppo della filiera corta nel territorio del GAL Fior d’Olivi (produttori-ristoratori-trasformatori-piccoli commercianti);
  • promuovere l’incontro tra il mondo della produzione e il mondo del consumo;
  • promuovere coinvolgimento e partenariato tra l’Ente pubblico e gli operatori privati singoli e associati;
  • sperimentare   forme   innovative   di   gestione del progetto,   attraverso la condivisione e l’autorganizzazione da parte degli “espositori” presso uno spazio  pubblico attrezzato;
  • la riqualificazione di aree pubbliche mercatali.

Già  da  questi  obiettivi si  evidenzia  la  diversità  di  “Corto Circuito dei Contadini”  rispetto  ad  altre iniziative come sagre, fiere, e vari “mercatini” del tipico.
In questo progetto, il ruolo del produttore non è più di semplice venditore ma diviene protagonista e  “testimonial”  del  territorio  attraverso  una  attività  di  promozione, informazione  e  comunicazione della propria esperienza.
Inoltre, altri motivi che differenziano “Corto Circuito dei Contadini”, ad esempio, dal normale mercato rionale,  sono  l’attenzione  dedicata  alle  produzioni  territoriali  e  stagionali,  e  tutto  un metodo di lavoro che intende privilegiare:

  • l’evidenza della filiera locale: in “Corto Circuito dei Contadini” sono presenti non solo prodotti di coltivazione/allevamento come frutta, verdura, legumi, cereali, carne, ma anche prodotti dalla trasformazione come salumi, formaggi, mieli, marmellate, pani e dolci di vario tipo, ecc..: la piazza è così testimonianza del lavoro del contadino e dell’artigiano quali protagonisti di una filiera d’area comprensibile e visitabile;
  • i piccoli produttori: sono appositamente allestiti spazi collettivi, per favorire la presenza dei piccoli produttori del GAL, anche con gestione affidata a realtà associative dell’area o appositamente costituite;
  • l’autorganizzazione: con l’intento di sperimentare forme innovative di gestione, il GAL promuoverà  ed accompagnerà la  costituzione  di un  “Comitato  di Corto Circuito” ed un consorzio per la gestione,  un  gruppo  di  lavoro  che  svolge  attività  di  rappresentanza  degli espositori anche attivando e coordinando diverse competenze.

Inoltre ulteriore obiettivo sarà quello di redigere una carta della qualità che favorisca la:

  • Territorialità  delle  produzioni  (solo  dal  GAL Fior d’Olivi,  solo  dalla  Puglia): stagionalità, qualità locale, tradizionalità, tipicità, riduzione della distanza tra la  terra e la tavola.
  • Standard di qualità per le produzioni (se non è buono non se ne fa di niente): tracciabilità,  certificazione  e     autocertificazione, qualità organolettica caratteristica, qualità sociale e qualità ambientale.
  • Ruolo attivo  del  produttore (il  produttore  ci  mette  la  faccia):  protagonismo dell’agricoltore,  presenza  dei  piccoli  produttori,  stimolo  all’autorganizzazione, proposte associative di filiera.
  • La  progettualità  collettiva  (unire  esperienze  e  forze):  coinvolgimento  e partenariato  tra  pubblico  e  privato,  associazionismo,  coordinamento  delle competenze,   mediazione   per   le   problematiche   amministrative   e   igienico sanitarie, capacità di sperimentazione.
  • L’animazione  e  la  comunicazione  (saperne  di  più  per  mangiare  meglio): promozione dell’incontro tra il mondo della produzione e il mondo del consumo,  coinvolgimento della popolazione   sui   temi   qualità/sicurezza/territorialità/ trasparenza del prezzo, proposte di collaborazione per i “gruppi di acquisto”.

“Corto Circuito dei Contadini” sarà caratterizzato dagli  spazi  espositivi  per  la  presentazione  e  degustazione  di  prodotti  agricoli  e dell’artigianato agroalimentare, dalla presenza espositiva di realtà istituzionali e associative (Comuni del GAL, Provincia, Slow Food, Organizzazioni professionali, etc…), da uno spazio dedicato alla ristorazione locale, con piatti legati alla stagionalità e al territorio, da iniziative di incontro e conoscenza a favore dei consumatori, da iniziative didattiche e ricreative e da animazioni (dimostrazioni, degustazioni, visite guidate, spettacoli culturali, etc…)
A “Corto Circuito dei Contadini”  potranno partecipare produttori agricoli singoli o associati, associazioni di produttori, anche a carattere non professionale, operatori dell’artigianato agroalimentare, operatori della ristorazione, strutture associative ed Organizzazioni di Categoria, enti Pubblici e realtà di promozione del territorio.
“Corto Circuito dei Contadini” è un progetto interterritoriale che vede coinvolti, oltre al GAL Fior d’Olivi, anche il GAL TERRE DI MURGIA (capofila), GAL SUD-EST BARESE, GAL CONCA BARESE, GAL PONTE LAMA, GAL DAUNOFANTINO, GAL GARGANO, GAL DAUNIA RURALE, GAL TERRA DEI MESSAPI, GAL TERRA D’OTRANTO, GAL SILA SVILUPPO (Calabria), Agenzia di Sviluppo S.f.i.d.e (Molise).