Arbitrato promosso dal Comune di Terlizzi contro il GAL, la risposta del Presidente Sicolo

È arrivato il momento della chiarezza e della chiamata alle responsabilità.
L’esito dell’arbitrato promosso dal Comune di Terlizzi contro questo GAL è stato accolto come una grande vittoria dall’Amministrazione comunale.

Invero, l’esito dell’arbitrato conferma che l’intera procedura arbitrale promossa temerariamente dal Comune di Terlizzi rappresenta una grande sconfitta per tutti, ad iniziare proprio dall’Amministrazione comunale stessa.

L’arbitrato costituisce l’ultimo di una serie di atti pletorici e temerari posti in essere dal Comune di Terlizzi per conseguire, con prepotenza, l’obiettivo di rimuovere il Consigliere Scagliola
dal proprio incarico di membro del C.d.A. del G.A.L. Fior d’Olivi.
Scagliola si è rivolto al Giudice Amministrativo e ha trovato piena tutela, avendo addirittura il Consiglio di Stato affermato che in ragione della prossimità della scadenza del Consiglio di
Amministrazione del GAL fosse insussistente ed inattuale l’interesse del Comune alla rimozione del Consigliere Scagliola dal proprio incarico.

Anche perché l’interesse del Comune a rimuovere Scagliola dal proprio incarico non deriva da alcuna mancanza o insolvenza ai doveri d’ufficio, ma evidentemente dalla mera circostanza che il Consigliere Scagliola non rientra nella cerchia dei fedelissimi della compagine politica guidata dal Sindaco.

Questo GAL ha tentato in tutti i modi di rimanere estraneo alla vicenda, nonostante la stima che tutto il CdA nutre verso il Consigliere Scagliola per la dedizione, la generosità e la competenza dimostrata col proprio operato.

Il Comune di Terlizzi, in manifesta elusione della pronuncia del Consiglio di Stato, non ha voluto attendere neppure i due mesi che residuano per la scadenza ordinaria degli organi del GAL ed ha promosso un arbitrato inutile quanto dispendioso, con l’unico risultato del danno procurato a sé medesimo ed al GAL.

Il lodo è del tutto inutile in quanto non esecutivo ed impugnabile entro un termine addirittura successivo alla scadenza ordinaria del Consiglio di Amministrazione del GAL FIOR D’OLIVI.

Con la sua temeraria azione, il Comune di Terlizzi ha ottenuto quindi un unico risultato: lo spreco inutile ed immotivato di pubblico denaro, pur sapendo che il Consiglio di Amministrazione sta per scadere e che non serve l’arbitrato per far cessare un consigliere del Consiglio di Amministrazione, il cui mandato scade addirittura prima che il lodo arbitrale possa divenire definitivo.

Il GAL ha ritenuto di non costituirsi pure in tale occasione e ha declinato l’arbitrato sia perché non poteva essere considerato parte del giudizio e sia perché il CdA scade tra meno di due mesi e ad aprile sono state fissate dal TAR Puglia le discussioni delle cause sugli atti di cessazione e revoca del Consigliere Scagliola adottati dal Comune di Terlizzi.

Il lodo arbitrale, del tutto inefficace rispetto alla finalità di sostituire un consigliere prima della fine del mandato (scadenza ormai prossima), condanna il GAL (che nell’interesse collettivo dei soci ha declinato l’arbitrato e si è limitato ad osservare i provvedimenti giurisdizionali del Giudice amministrativo) addirittura al pagamento di spese processuali per oltre trentamila euro.

Tale condanna che grava, quindi, anche sul Comune di Terlizzi (in quanto socio del GAL) è l’unica conseguenza reale prodotta dal temerario arbitrato promosso che costituisce mera manifestazione della prepotenza del potere anche rispetto alla magistratura amministrativa.

L’operato del Comune ed i danni provocati da tale sconsiderata condotta sono deprecabili ed il GAL li censura pubblicamente e conferma l’intenzione (già anticipata al Sindaco del Comune di Terlizzi nelle numerose note con cui si è tentata di evitare la procedura arbitrale) di far rilevare alla Corte dei Conti e alla Magistratura Ordinaria le gravi responsabilità personali ed amministrative del Sindaco del Comune di Terlizzi.

Il Presidente del CDA GAL FIOR D’OLIVI
Gennaro Sicolo

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