GIOVINAZZO

Gal Nuovo Fior d’Olivi

Giovinazzo è ricordata in età romanica col nome di Iuvenis Netium, città fortificata costruita per accogliere i profughi della peucetica Netium, a testimonianza della fondazione del primo nucleo abitato, un dolmen, 2 km fuori dal centro abitato sulla strada per Terlizzi.

Distrutta durante le guerre puniche. Sede vescovile dal V secolo, fu un grosso centro mercantile durante tutto il medioevo.

Decisamente interessante è il centro storico che si arrocca su un piccolo promontorio proteso verso il mare: cinto di fortificazioni risalenti al XV secolo, conserva all’interno numerose testimonianze monumentali soprattutto medievali ma anche rinascimentali e barocche.

La cattedrale del XII secolo ha subito trasformazioni nel 1747. Della costruzione romanica sopravvive parte del transetto (al di sotto del quale sono state ritrovate tracce dell’originario pavimento musivo, in parte visibile) e dell’area absidale che all’esterno si presenta chiusa tra due campanili di cui uno conserva le forme primitive grazie ad un restauro “in stile” del primo Novecento, mentre l’altro fu rifatto sul finire del Seicento.

Edifici di epoca rinascimentale all’interno del borgo antico sono Palazzo Ducale, Palazzo Saraceno e Palazzo Donnanno con basamento a bugne.

Di particolare bellezza il porto dei pescatori collocato in una cala naturale a nord – ovest del borgo antico.

E’ interessante sottolineare le caratteristiche comuni delle cattedrali di Bitonto e Giovinazzo. Più di tutte sicuramente è lo stile delle maestranze locali che fra l’XI e il XIII secolo, raccoglievano elementi sia dalla tradizione bizantina e musulmana che di quella longobarda – carolingia. Comune anche il materiale di costruzione e dei fregi ornamentali: conci di pietra calcarea che il suolo e il sottosuolo dell’area d’interesse fornisce generosamente